IL SURPLUS NEL RITARDO MENTALE

dscn0320.jpgNotizia della maestra Letizia
Il 12 e 13 novembre si è tenuto a Udine il convegno “Il ritardo mentale oggi e domani: progetti di vita a casa, a scuola, e nella comunità per i disabili psichici”. Fra le altre cose è stato illustrato il concetto di “SURPLUS” nel ritardo mentale. Volete sapere che cos’è?E’ la situazione contraria al deficit, studiata dal dott. Vianello, dell’Università di Padova, partendo dalla differenza tra l’età mentale e le prestazioni nella vita quotidiana. Si ha un deficit quando un allievo di 10 anni, poniamo, registra ai test specifici un’età mentale di 5 anni ed effettua prestazioni relative a 4 anni di età. In tal caso si sta “perdendo un anno” e ciò probabilmente dipende dalle modalità di insegnamento.

In Italia, unico paese in Europa, si verifica prevalentemente il fenomeno inverso del surplus: un bambino di 10 anni, con età mentale di 5 anni, effettua prestazioni previste per 6 anni: impara a leggere, scrivere, comunica, ecc. Questo è un effetto dell’integrazione, che nel nostro paese avviene ormai da 40 anni e che non esiste nel resto d’Europa. In Italia esiste il surplus perché i bambini con patologie vengono esposti al più potente agente di apprendimento: i coetanei “sani”, di pari età anagrafica. L’abilità dell’insegnante sta nel favorire un contesto in cui i coetanei possano essere promotori dello sviluppo del compagno disabile. Se l’ambiente è favorevole non è indispensabile una buona intelligenza per arrangiarsi nella vita! Una buona integrazione è possibile anche con un’età mentale tra i 4 e gli 8 anni. Per l’approfondimento vengono indicati due siti, curati dal professore, in cui si trovano anche materiali elaborati dagli studenti dell’Università: www.ritardomentale.it, e www.disabilitàintellettive.it.